Sappiamo dalla fisica che la potenza è il lavoro compito da una forza nell’unità di tempo. Nel campo dell’elettricità la forza (f.e.m) che fa muovere una carica elettrica da un morsetto ad un altro del generatore è la potenza P. La potenza si misura in watt (W). La formula che definisce la potenza elettrica è la seguente:
P = VI
Pertanto un generatore avente una potenza di 1W entro un circuito chiuso nel quale circola la corrente di 1A, avrà ai suoi capi una differenza di potenziale di 1V.
La legge di Joule
Applicando la legge di Ohm V = R X I e tenendo conto della formula sulla potenza, si hanno le seguenti relazioni: P = RI2 oppure P = V2 / R dove V è la tensione ai capi della resistenza.
Questa nuova espressione si chiama legge di Joule e definisce che:
La corrente elettrica che circola dentro una resistenza subisce una perdita di energia cinetica per attrito a causa della stessa resistenza. Questa energia è dissipata sotto forma di calore, in particolare più elevata è la corrente elettrica nel circuito, tanto maggiore sarà il calore generato.
Escusi i casi in cui ciò viene fatto volontariamente, basati pensare ad una stufetta elettrica o ad un asciugacapelli, questo effetto è dannoso, infatti quando viene calcolata la resistenza per un circuito, insieme ad essa viene calcolata anche la potenza che deve dissipare affinché non si danneggi.
Approfondimento
https://it.wikipedia.org/wiki/Potenza_elettrica
Fonte Wikipedia